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LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO

L'acquisizione del linguaggio si sviluppa seguendo tappe di sviluppo comuni a tutti i bambini.

 

Dopo la nascita - orientativamente da 0 a 2 mesi - il neonato comunica il proprio stato di bisogno  attraverso il pianto. Successivamente compaiono  le prime vocalizzazioni, ossia suoni simili a cinguettii, pernacchie, gorgheggi favoriti da una maggiore capacità di movimento della lingua.

Dal 3 al 4 mese la comunicazione con l'adulto avviene attraverso la condivisione dell'oggetto e tra i 6 e gli 8 mesi inizia il babblig o lallazione canonica. Si tratta di suoni composti da consonante e vocale ( ad esempio /mamama/, /papapa/) in sequenze cicliche in cui il bambino imita i suoni sentiti dal linguaggio adulto. Intorno agli 8-9 mesi la lallazione diventa variata: le combinazioni sillabiche sono più elaborate ed il bambino ripete sillabe diverse in sequenza (per esempio, ma-ba, ma-mi, pa-da, etc). A partire dagli 8 mesi, inoltre, il bambino seleziona i suoni della lingua alla quale é esposto ed elimina gli altri; organizza cioè il suo inventario fonetico.

Tra i 12 e i 18 mesi il bambino produce le sue prime parole (da 0 e 50  circa) per poi arrivare ad una vera e propria esplosione del vocabolario dopo i 18 mesi. I bambini incrementano il numero di parole prodotte e ne imparano di nuove arrivando a 24 mesi a possedere un vocabolario di circa 200 parole, periodo in cui inizia lo sviluppo morfosintattico. 

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MA...

I BAMBINI NON SONO UGUALI E CON ESSI ANCHE LE TAPPE DEL LINGUAGGIO POSSONO SUBIRE DIFFERENZE INDIVIDUALI !

Fisiopatologicamente, da 0 a 3 anni, i bambini sono soggetti ad ipertrofia adenoidea, tonsillare, ricorrenti otiti e hanno abitudini viziate come il succhiotto del dito o del ciuccio e l'uso del biberon. In questo caso le compromissioni dell'apparato oro-bucco-linguale e uditivo sono frequenti.
Oltre ad un adeguato sviluppo sia dal punto di visto motorio che percettivo, tra i prerequisiti fondamentali per lo sviluppo del linguaggio fondamentale é la corretta stimolazione da parte dell'ambiente in cui il bambino vive.
L'alterazione di uno o più di questi prerequisiti può compromettere le tappe del linguaggio. 

 

RITARDO DI LINGUAGGIO
Si parla di ritardo linguistico quando lo sviluppo del linguaggio non ha rispettato i tempi ordinari. I bambini
cosiddetti late bloomer riescono a recuperare entro i 36-40 mesi circa mentre  i parlatori tardivi, ovvero late talkers, sono quei bambini  che presentano un ritardo di linguaggio non risolto e che può evolversi in un disturbo primario di linguaggio ed addirittura sfociare più avanti in una difficoltà di apprendimento.


DISTURBO ARTICOLATORIO
Si parla di disturbo articolatorio quando il bambino ha difficoltà a pronunciare correttamente uno o più suoni.

DISORDINE FONOLOGICO

Il disordine fonologico é la difficoltà nell'uso contrastivo dei suoni e nell'organizzazione sequenziale dei suoni all'interno delle sillabe o delle parole. 

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